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Autore: ZacharyLettura:0
Gli anni '70 furono un periodo turbolento per i fumetti Marvel, contrassegnati da cambiamenti significativi e dall'introduzione di trame iconiche come "The Night Gwen Stacy Morty" e l'incontro di Doctor Strange con Dio. Tuttavia, è stato nei primi anni '80 che la Marvel ha davvero iniziato a brillare, con creatori leggendari che hanno offerto alcune delle piste più memorabili nella storia dei fumetti. Questa era ha visto il rivoluzionario lavoro di Frank Miller su Daredevil, il periodo trasformativo di John Byrne su Fantastic Four, le influenti storie di Iron Man di David Michelinie e la cima della saga di X-Men di Chris Claremont. Da non trascurare ci sono Amazing Spider-Man di Roger Stern e Thor di Walt Simonson, che erano proprio dietro l'angolo. Questi creatori e le loro opere sono fondamentali nella comprensione del fascino duraturo e del successo di questi personaggi oggi.
Quando esaminano l'intera storia dell'universo Marvel, gli anni '80 si distinguono come una potenziale età d'oro per l'azienda. Immergiti nella parte 7 della nostra esplorazione delle questioni essenziali della Marvel per saperne di più!
La leggendaria corsa di Chris Claremont su X-Men è iniziata nel 1975, ma è stato all'inizio degli anni '80 che ha prodotto alcune delle storie più iconiche del franchise. La saga di Dark Phoenix, che attraversa X-Men #129-137, è senza dubbio il racconto X-Men più celebre. Questa epica narrativa, co-tramata e illustrata da John Byrne, segue la trasformazione di Jean Gray in Dark Phoenix, influenzata dal Hellfire Club, e la sua successiva battaglia contro la sua natura corrotta. Questa storia non solo ha introdotto personaggi chiave come Kitty Pryde (Shadowcat), Emma Frost e Dazzler, ma ha anche offerto uno dei momenti più emotivamente carichi della storia comica con il sacrificio finale di Jean Gray. Nonostante i suoi adattamenti in film come X-Men: The Last Stand e Dark Phoenix, la serie animata ha probabilmente catturato l'essenza della saga più fedelmente.
Risultati dei risultatiA seguito di attentamente, i giorni del futuro passato in X-Men #141-142 mettono in mostra un futuro distopico governato da Sentinels, con Kitty Pryde che viaggia indietro nel tempo per evitare un evento catastrofico. Questa storia compatta ma potente è stata rivisitata in varie forme, tra cui il film del 2014 e la serie animata Wolverine & The X-Men. Infine, X-Men #150 approfondisce il retroscena dei sopravvissuti all'Olocausto di Magneto, una rivelazione che ha profondamente modellato lo sviluppo futuro del suo personaggio.
Gli anni '80 hanno anche visto il debutto di diversi personaggi significativi, in particolare gli eroi femminili. Rogue, inizialmente introdotto come cattivo in Avengers Annual #10, divenne rapidamente uno dei preferiti dai fan dopo essersi unito agli X-Men. La sua storia di origine, che coinvolge i suoi poteri assorbenti della signora Marvel, ha segnato una svolta per entrambi i personaggi. Un altro debutto notevole è stato She-Hulk in Savage She-Hulk #1, creato da Stan Lee come cugino di Bruce Banner. Mentre la sua serie iniziale ha avuto meno successo, il personaggio di She-Hulk è fiorito nei successivi team-up con i Vendicatori e Fantastic Four, portando alla sua rappresentazione di Tatiana Maslany nella serie MCU. I New Mutants, il primo spin-off degli X-Men della Marvel, hanno introdotto una nuova generazione di eroi mutanti nel romanzo grafico Marvel n. 4, aprendo la strada alla loro serie e agli adattamenti successivi.
La corsa di Frank Miller su Daredevil, a partire dal numero 168, ha rivoluzionato il personaggio con l'introduzione di Elektra e una narrazione più oscura e più ispirata a noir. Questo periodo includeva momenti fondamentali come la battaglia con la tragica morte di Punisher e Elektra da parte di Bullseye, preparando le basi per gli adattamenti futuri. La Doomquest di Iron Man in Issues #149-150, realizzata da David Michelinie e Bob Layton, ha visto Tony Stark di fronte al dottor Doom in un'avventura per viaggiare nel tempo alla leggenda arturiana, cementando Doom come un formidabile nemico nell'universo di Iron Man. Il confronto di Captain America con il Blood del barone del vampiro nazista nei numeri #253-254, illustrato da John Byrne, ha offerto una trama più oscura e intensa che ha mostrato la resilienza e la determinazione dell'eroe.
Il periodo ha anche visto il lancio della serie solista di Moon Knight, consolidando la sua transizione dall'antagonista all'eroe e introducendo le sue complesse identità alternative. Nel frattempo, il coinvolgimento della Marvel con GI Joe, a partire dalla serie Comic nel 1982, ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo del vasto cast di personaggi del franchise. Il lavoro di Larry Hama sulla serie non solo lo ha reso uno dei titoli più popolari della Marvel, ma ha anche attirato una significativa lettori femminile, grazie al forte ritratto dei suoi personaggi femminili.